Un invito dal Papa: comunione spirituale

In occasione della solennità di San Giuseppe, lo scorso 19 marzo, il Papa ha offerto questa bella indicazione: “Io penso alla Chiesa, oggi, in questa solennità di San Giuseppe”, ha attualizzato Francesco: “I nostri fedeli, i nostri vescovi, i nostri sacerdoti, i nostri consacrati e consacrate, i Papi: sono capaci di entrare nel mistero? O hanno bisogno del regolarsi secondo le prescrizioni che li difendono da quello che non possono controllare? Quando la Chiesa perde la possibilità di entrare nel mistero, perde la capacità di adorare. La preghiera di adorazione, soltanto può darsi quando si entra nel mistero di Dio”. […]“Se non può farlo, sarà una Chiesa a metà, sarà un’associazione pia, portata avanti da prescrizioni ma senza il senso della adorazione. Entrare nel mistero non è sognare; entrare nel mistero è precisamente questo: adorare. Entrare nel mistero è fare oggi quello che faremo nel futuro, quando arriveremo alla presenza di Dio: adorare”. Infine, una preghiera per la “comunione spirituale”, in questo tempo difficile per la pandemia del coronavirus: “Ai tuoi piedi, o mio Gesù, mi prostro e ti offro il pentimento del mio cuore contrito che si abissa nel suo nulla e nella Tua santa presenza. Ti adoro nel Sacramento del Tuo amore, desidero riceverti nella povera dimora che ti offre il mio cuore. In attesa della felicità della comunione sacramentale, voglio possederti in Spirito. Vieni a me, o mio Gesù, che io venga da Te. Possa il Tuo amore infiammare tutto il mio essere, per la vita e per la morte. Credo in Te, spero in Te, Ti amo. Così sia”.