#lodicoalpunto Riflessioni “sui generis” sul covid19

Il Punto, noto settimanale complottista, è venuto eccezionalmente a conoscenza di una riunione svoltasi la settimana scorsa in una località segreta sulle Alpi svizzere. Tramite i nostri canali di intelligence siamo riusciti a mandare un nostro inviato che, intrufolatosi nel luogo della convention, ci ha riportato quanto segue. Al meeting hanno partecipato tutti i potenti della terra. In un tavolo bene in vista sedevano nell’ordine Greta Tunberg vestita come in pieno inverno e con il cappellino di lana calcato in testa, Bill Gates che più tardi dirà “quella Greta puzza di aceto, non potrebbe svestirsi un po’ almeno in primavera”, Papa Francesco visibilmente provato e il premier Conte con una impeccabile pettinatura. La riunione verteva sul come questo coronavirus, creato in un’ex enoteca di Vò Euganeo, non avesse fatto il suo dovere, cioè quello di eliminare un miliardo di pensionati e un miliardo di bambini. Il rappresentante dei gruppi animalambientalgenderpauperisti lamentava questo fallimento e come qualmente quei due miliardi di vite in meno avrebbero giovato in maniera sconvolgente all’ecosistema terra perché si sa, i bambini sporcano tanto e i vecchietti han sempre freddo e tengono il riscaldamento acceso fino a giugno inoltrato inquinando. A quel punto il premier Conte avrebbe proposto l’ennesima task force quando, come per magia, tutti gli occhi si sono rivolti al papa visibilmente assorto nei suoi pensieri. “Perché non facciamo fuori un miliardo di cattolici allora” ha detto una voce dal forte accento francese. “Ma certo” gli han fatto eco in molti “riapriamo le chiese e lasciamo che si contagino tutti. Ve li immaginate, tutti lì appiccicati e pronti a darsi la pace”. Il papa, come uscito da un sonno ad occhi aperti, ha risposto: “fratelli (coltelli) e sorelle, sono duemila anni che ci perseguitate, non vi è ancora bastato? Comunque sappiate che già prima del coronavirus nelle nostre chiese si stava abbastanza comodi perché semivuote. Dopo il virus anche quei pochi che venivano probabilmente resteranno a casa per paura, quindi vi va male.” Alzatosi se n’è andato mentre qualcuno l’ha sentito borbottare “quando il figlio dell’uomo tornerà, troverà ancora la fede sulla terra…” ed eccoci a noi. Torneremo o continueremo a guardare la comoda messa in tv? In questi giorni su tutti i canali si sono avvicendati virologi, immunologi, pneumologi e pure gente che di medicina non sa niente. Spesso si sono contraddetti tra loro. Alcuni si sono superati contraddicendo pure se stessi, insomma, una confusione immane che ha generato confusione anche in chi realmente lavora contro questa brutta bestia rischiando la vita tutti i giorni. Lasciamo dunque che i veri medici facciano il loro mestiere visto che lo sanno fare bene e torniamo a noi, che potremo tornare a messa ma che probabilmente useremo il virus come scusa per prolungare la vacanza da Dio e questo perché insomma, si sa, il virus è una cosa seria, cosa può farci l’Onnipotente. Magari ditelo ai nostri antenati che in occasione delle pesti del 1571 e del 1630 hanno fatto il loro voto e si sono affidati al Redentore e alla Vergine…ma queste sono storie d’altri tempi, ora c’è la medicina che, per natura, procede per tentativi ed esperimenti. Essa ha bisogno di tempo che purtroppo non abbiamo. Nel frattempo allora affidiamoci a Dio, ricominciamo la preghiera comunitaria e riprendiamoci la nostra cara messa che ci è stata tolta per tanto tempo. Il nostro parroco, che ama le sue pecore, non provvederà forse a rendere la chiesa un posto sicuro? Certamente! Ne sono sicuro, quindi tornerò e sarò ben felice di farlo. E poi sbaglio o proprio Gesù diceva “chi vuol salvare la propria vita la perderà, ma chi la perderà per causa Mia e del Vangelo, la salverà”.

Billo

 

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