A Villabona suor Clarissa Labutap celebra i 20 anni di consacrazione

Nata nelle Filippine, per 13 anni è stata a Ol Moran in Kenya. Da un anno è tra noi.

Intervistiamo suor Clarissa Labutap per i suoi 20 anni di consacrazione nell’ordine delle Ancelle della Visitazione. Suor Clarissa con altre 2 suore opera nella parrocchia di Villabona. Le suore aiutano nelle necessità pastorali della diocesi e della comunità. In occasione di questa tappa importante della propria vita religiosa le abbiamo posto alcune domande.
Suor Clarissa ci racconti del suo paese… Vengo da Guiuan una municipalità delle Filippine, situata nella Provincia di Eastern Samar. E’ una città abbastanza popolata e con molti giovani. Purtroppo ogni anno c’è il
problema dei tifoni che portano distruzione con conseguenti gravi situazioni di povertà.
Com’è nata la sua vocazione?
Da noi, ancora oggi, alla fine della scuola superiore vengono organizzati degli incontri tra gli studenti e alcune persone che svolgono un lavoro, come il medico, l’insegnante e che raccontano in che cosa consiste la loro attività. Questo per aiutare i giovani a fare delle scelte per il futuro. A me è rimasta impressa una suora che parlava della sua vocazione e alla quale chiesi delle informazioni sull’ordine religioso al quale apparteneva. Poi sono andata al college per due anni per diventare insegnante ma ho
scoperto che non era quella la mia vocazione. Avevo quasi 18 anni e decisi di andare a fare l’esperienza per alcuni mesi presso la congregazione delle Ancelle della Visitazione. Sono tornata a casa per un periodo di riflessione e dopo un mese ho deciso di prendere i voti anche se mia mamma all’inizio non era d’accordo. Era il 20 aprile 1998. Ho fatto il percorso e poi la prima professione nel 2000. Sono andata a lavorare per due anni nelle prigioni vicino alla mia città, poi ho studiato da infermiera e sono arrivata in Italia per la professione perpetua nel 2005.
Prima di arrivare a Villabona dov’è stata?
Sono andata in Kenya per 13 anni in missione a Ol Moran.
Ho frequentato l’università in Africa e dopo averla conclusa mi è stato assegnato l’incarico di formazione delle giovani che volevano entrare nell’ordine. Dal Kenia nel 2019 sono arrivata in Italia presso la nostra casa madre a Roma e poi nel giugno del 2019 sono arrivata qui a Villabona.
Che cosa diresti ad una giovane che sta pensando alla sua vocazione?
La vocazione deve nascere attraverso la relazione con le persone. E’ attraverso l’esperienza di aiuto agli altri che può nascere il desiderio di dedicarsi alla missionarietà.
A chi devi il “Grazie”per questi anni di vita religiosa?
Prima di tutto al Signore, poi alla mia famiglia che ha accettato e appoggiato la mia scelta. Molto devo alla congregazione che mi ha accolta e fatta sentire parte di questa grande famiglia ispirata dalla nostra madre fondatrice Vincenza Minet.