Le religiose

Suore Francescane Missionarie di Gesù Bambino

Il 14 ottobre 2015 è ricorso il 60° anniversario della loro presenza a Catene: sono le religiose dell’ordine Suore Francescane Missionarie di Gesù Bambino. Presenza discreta, ma essenziale per la vita della comunità, perché il loro servizio per noi inizia con la cura dei più piccoli nella gestione della scuola parrocchiale dell’infanzia e l’incontro con le famiglie, per continuare nell’insegnamento della catechesi ai ragazzi delle elementari e medie, nella cura della chiesa che tengono bella e ordinata stirando le tovaglie dell’altare, preparando gli ornamenti floreali, fino alla visita agli ammalati cui portano la Comunione.

Suor Ambrogia (al centro)

La superiora, coordinatrice della scuola materna, catechista, sempre pronta a partecipare con gioia ad ogni iniziativa soprattutto a fianco delle famiglie.

Suor Romola (alla sinistra)

Presenza fondamentale nella scuola dell’infanzia per ogni necessità dei più piccoli, catechista, cura la chiesa.

Suor Rosa Eugenia (alla destra)

E’ presente a Catene dal 1995, negli anni ha fatto ogni tipo di servizio. Oggi porta la comunione agli ammalati, è presente durante le celebrazioni per la distribuzione dell’Eucarestia.

Suor Rosa Chiara

(Guaiti Paola) è a Catene da Ottobre 2018. Con il suo arrivo sono quattro le suore Francescane Missionarie di Gesù Bambino present in parrocchia. Suor Rosa Chiara ha 81 anni, (portati benissimo), è amante della montagna, ha un fratello, e una sorella religiosa nello stesso istituto. Nativa del milanese, ha fato la professione dei voti a 22 anni ad Assisi. Arriva dalla comunità Papa Giovanni di Valverde (Bergamo) dove è rimasta per otto anni. In precedenza è stata a Varese, prima ancora a Bergamo come insegnante di scuola materna, e negli anni in
altre comunità religiose sempre nell’ambito educativo e pastorale. A Catene darà una mano nella scuola materna e in parrocchia. «Sono contenta di essere tra voi – spiega – perché avrò modo di lavorare con i bambini, le famiglie e tuta la comunità»